venerdì 4 aprile 2008

CAINERO: UDINE RIPARTE DALLE SUE PERIFERIE

"Le periferie sono chiamate tali perchè sono state lasciate cadere in uno stato di abbandono, ma noi da qui ripartiremo per riportare Udine al suo ruolo di capitale del Friuli". Parola di Enzo Cainero che ieri sera, in un Hotel Concorde gremito di persone, ha continuato il proprio viaggio nel mondo delle periferie toccando, questa volta, Sant'Osvaldo.
"Chi confonde i borghi con le periferie - ha detto Cainero - e chiama Godia la zona di Sant'Osvaldo, non ha capito e non conosce i rischi e le problematiche di queste aree. Io è dall'inizio della campagna elettorale che dico che questa città noi la salviamo solo ripartendo da fuori e dalle periferie, mentre qualcuno si è accorto solo adesso che prima di parlare di una Udine europea bisogna riflettere su come possiamo rivitalizzarla".
Cainero si è quindi soffermato sul tema dell'immigrazione, particolarmente sentito nelle zone limitrofe della città. "La nostra mano sarà sempre aperta nei confronti di chi viene qui per lavorare, impegnarsi - ha detto - e si integra nella nostra realtà, rispetta la nostra cultura e le nostre tradizioni. Ma per chi viene per delinquere o approfittare delle situazioni non c'è spazio e noi effettueremo un censimento serio per capire chi ha diritto a rimanere e chi no".
Il Candidato Sindaco, infine, ha ricordato che i mezzi e le strutture per realizzare grandi eventi e grandi opere si possono trovare. "Se uno crede nelle cose - ha concluso - se le vuole davvero realizzare non si trincera dietro i problemi di fondi, ma questi problemi li risolve. E poi mi sembra che tanti problemi di soldi non ci siano visto che ultimamente è stato dato spazio a progetti faraonici dopo che per cinque anni non si è fatto niente e si è solo discusso perdendo tempo".

Nessun commento: